L’altra mattina stavo discutendo con Nyla sulla Seconda Guerra dell’Oppio, combattuta tra la spedizione coloniale Anglo-Francese e l’esercito della dinastia Quing in China tra il 1856 e il 1860.

La quadrupede pelosa era soprattutto interessata alle tre battaglie del Forte Taku, e il successivo “incidente diplomatico”. L’inviato inglese Harry Parkers aveva ricevuto a male parole i ministri inviati dall’Imperatore Xianfeng a discutere tregua e pace. Con un po’ di fake news dell’epoca, una fonte inattendibile sparse la voce che Harry avesse anche rapito il Prefetto di Tianjin, e questo provocò l’arresto di tutta la delegazione inglese. Con eccellente rispetto dell’immunità diplomatica, parte della delegazione venne torturata con la tecnica dell’affettamento lento, utilizzando anche raffinate conoscenze mediche di rallentamento della circolazione sanguigna per prolungare l’agonia.

Buona riflessione sul fatto che le fake news uccidono, ieri come oggi.

Mentre ero preso dal racconto, e Nyla con le orecchie dritte ruotava la testa a dimostrare interesse storico, ho infilato una gamba in un cazzo di piccolo tombino aperto nel prato, per svolgere manutenzione sull’impianto di irrigazione. Fortuna e un minimo di preparazione atletica mi ha permesso di ruotare sulla schiena e salvare il ginocchio dallo sbriciolarsi e la tibia dal frantumarsi.

In compenso l’alluce ha subito un’interessante colpo, e solo dopo un paio di minuti di contrite bestemmie sono riuscito a tirar fuori gamba e piede dal buco. Il risultato è che ho un dito che fa invidia ai migliori artisti pop: dopo 36 ore è tornato di una dimensione accettabile (dopo aver raggiunto quelle di una susina South Africana), ma il colore vira tra il rosso profondo, il blu e il violetto. Un alluce lisergico praticamente. Mi aspetto un giallo-nero apparire anche quando l’ematoma inizierà la sua fase regressiva.

Cammino? Si, zoppicando, ma non è il caso di pestarmi i piedi, anche in senso figurato, potrei essere pericoloso.

Foto? Nyla ha voluto andarsi a leggere gli effetti dell’oppio, e poi ha inscenato la dimostrazione teatrale di come avrebbe potuto fumarsi una pipa a pancia all’aria: cane decisamente teatrale!

It's been almost 50 years that I travel across the word (and the 7 seas), on business or vacation, but always carrying with me a Leica camera. I started keeping this kind of journal a while ago. Even if sometime I disappear for ages, I'm then coming back with semi-regular updates: publishing is a kind of mirroring of my state and emotions, and you need to take it as it is. All published photos are mine.

10 Comment on “Un Alluce Pop

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