“I can’t stop loving you“, cantava stasera un tipo incartapecorito, mentre appoggiato al Cavenagh Bridge, che – con i suoi 80 metri di lunghezza – collega le due sponde del Singapore River, strimpellava uno strumento che a chiamarlo chitarra i signori Fender Stratocaster, e Gibson Les Paul, si ribaltano nella tomba.
Sto rientrando nell’ostello che mi ospiterà per i prossimi 4 giorni nella Città Stato che ha bandito il chewing-gum: atterrato stamani alle 8:30, alle 8:45 ero sulla barca della stella a tre punte di Caronte, alle 9 ero sotto la doccia, e alle 9:30 in ufficio, pettinato con la (virtuale) riga sulla pelata. Stakanov in confronto è uno svogliato scansafatiche.
Un’anno fa, giorno più, giorno meno, ero da queste parti a inzaccherarmi i polpastrelli con gli spiedini dello stallo 8 di Lau Pa Sat (vedi qui il post), ed è stata troppa la voglia di passarci con la nuova Signora Tedesca a Telemetro che mi sta accompagnando in questa scarrozzata oltre il Mar delle Andamane. La cosa buffa è che ho incontrato quasi la stessa gente.
Ci sono i “catchers“, che competono per arpionare i passanti al ritmo di un sing-english rappato “Hi sir, wan satay wnn eeet? How many, one? Sit herr, dink beee?“: ti mollano su uno sgabello instabile, con un tavolino invece affetto da parkinson, e raccattano il tuo ordine. L’assortimento di satay (spiedini) comprende il montone, il pollo e i gamberi: il tutto bagnato in una salsa chili leggermente saporita, tanto che l’Apple Watch continua a segnalarti sullo schermo “Breath, Breath, minchia breath!!!“. Lo stock minimo è 10+10+6, per S$26 (17 euro).
Poi arrivano al galoppo le “beer-er“, con l’uniforme blu sudato, color Tiger: “Sir tu vuoi una brocca, due brocche? Come? Solo un bicchiere? No, no, no, tu non stai bene? Oggi qui caldo devi bere più birra“: S$4.50 prima delle 7, $5.50 dopo. Mentre ti bagni l’ugola, si palesa un “fire-runner“, che ha il compito di spostare gli spiedini dalla brace al tuo piatto, mantenendone inalterata la temperatura da fissione nucleare: al primo boccone sembri un dinosauro sul climax dell’orgasmo.
Accuratamente poi arrivano i kleenexers, il cartello dei tipi che distribuiscono i tovaglioli di carta ti scuce un altro paio di $ per riuscire a pulirti le dita, lasciandoti sul tavolo dei pacchetti usa-e-non-getta (visto che ti si sono incollati alle dita), ma non dopo che hai risposto ad una telefonata e hai sia l’iPhone che l’orecchio ricoperti da salsa alle nocciole.
Foto? I can’t stop loving you, Leica M, e il tuo vetro Summa-com-lux 50mm ….
Stamattina quando ho letto le notizie su quello che sta accadendo laggiù nel golfo ti ho pensato. Speravo che tu scrivessi un post per spiegare ad un pivello della politica internazionale, quali saranno le conseguenze. Invece sei altrove a sgobbare e a fare bellissime foto per farmi morire di invidia con la tedesca e il suo vetro meraviglioso. Sempre un gran piacere leggerti.
🙂 grazie …. e sai che il post sulla situazione nel Golfo non posso scriverlo … 😦
Come sempre belle foto
Adulatrice ritrovata
I tuoi pranzi sono spesso delle avventure… 😉
La mia vita è un’avventura che si muove tra un pasto e l’altro 🙂
Meraviglia! Gran belle foto, Mau 🙂