La parte ludica di questo mio viaggio in China è terminata: devo abbandonare i pantaloni corti, con i polpacci esposti alle intemperie, e la polo pataccata per entrare nel classico completo grigio scuro, con camicia, cravatta, scarpe della prima comunione e faccia da bravo ragazzo.
Mi son dimenticato le cravatte, cazzo.
Poco male: sono entrato nel negozio di un famoso brand europeo per comprarne un paio e – dopo aver deglutito un paio di volte al prezzo che ho viato esposto – ho deciso di optare per un prodotto del mercato locale, entrando nella Textile Mall che raggruppa alcune centinaia di negozi di sartoria.
Due cravatte in seta, scelte tra le meno oscene e più adattabili, nessun copy-cat di design o brand, al costo di un cappuccino. La tentazione di prenderne una quarantina è stata forte.
Foto? Un paio di scatti tra tessuti e modelli …
i colori accecano
Le due cravatte sono come indossare un catarifrangente …
Sobrie