Welcome back to South Africa” mi ha detto, sorridendo, l’addetta all’immigrazione nell’aeroporto di Johannesburg ieri mattina alle 5:30, mentre sfogliava un passaporto sulle cui pagine si sono accaniti timbri da ogni dove.

How long will you stay with us this time?

Quando le rispondo che torno indietro il giorno successivo scuote la testa e mi aggiunge “Have some rest!“, riposati.

Solito ostello che mi ospita da queste parti, solito ufficio (ancora per poco).

Stavo riflettendo che qualche settimana fa avevo scritto di essere tornato alle mie abitudini, e intendevo anche quelle di scrivere qualcosa con una certa frequenza, ma i tunnel della miniera mi hanno inghiottito e, onestamente, sto pensando più’ a fare sport che a scattare immagini: e’ un periodo che va cosi’.

Foto? Stamani, mentre aspettavo che il breakfast aprisse per farmi un fantastico piatto di eggs benedict con buon bacon locale, qualche scatto in giro per l’ostello …

It's been almost 50 years that I travel across the word (and the 7 seas), on business or vacation, but always carrying with me a Leica camera. I started keeping this kind of journal a while ago. Even if sometime I disappear for ages, I'm then coming back with semi-regular updates: publishing is a kind of mirroring of my state and emotions, and you need to take it as it is. All published photos are mine.

17 Comment on “Welcome Back to South Africa

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