La libertà di stampa è fondamentale in una democrazia. È il diritto ad avere un’informazione critica e un dibattito.
Si può dissentire dalle opinioni espresse, se ne può criticare contenuto e forma, si può ipotizzare faziosità, ottusità, o anche mancanza assoluta di scolarità. Ma ci sono limiti che non possono essere sorpassati per non cadere nello squadrismo che ho visto in brutte parti del mondo. C’è il limite del rispetto della libertà di opinione e gli strumenti per affrontare un dibattito o per difendere la propria idea.
Mi ricordo quando restituivo un pezzo del giornale che all’epoca acquistavo ancora cartaceo perché non volevo che il pezzo di un “opinionista” a mio avviso banale m’inquinasse la lettura: questo si può fare, trovo ancora oggi sia stato un gesto misurato di contrarietà verso le opinioni di altri.
Creare una pubblica lista di proscrizione con nomi e fotografie dei giornalisti sgraditi, facendo aggiungere ai propri sostenitori urlanti insulti e minacce invece non si può fare, è una porcata. E se lo fa un comico con un grande seguito, che non suscita più ilarità ma tenta solo di coprire con le urla il fallimento delle sue promesse di rinnovamento è una gran porcata che non fa ridere.
Maria Novella Oppo, hai il mio sostegno.
Foto? Un chiaro messaggio inserito in una cover tra quelle esposte stamani a Geylang …..
Concordo ed approvo la quarta cover da sx
Joh
Sostengo Maurizio che sostiene Oppo! E no, il comico non mi fa più ridere da tempo. E sì, direi che la cover “fuck” ci sta a pennello 🙂
Ma cosa si deve fare? Ormai l’etica e il rispetto sono parole antice e lontane.
Nessuno sa bene cosa siano e nessuno si preoccupa di mantenerle attuali.
Io non sto in nessuno schieramento politico, mi danno tutti fastidio per motivi diversi e no.
Tuttavia riconosco che ci sono professionisti (in tutti campi) che riescono ad esprimere opinioni fondate su una buona base e altri che fanno solo quello che devono per arrivare o stare.
Però non è con una lista pubblica e con l’incitazione all’odio che si risolvono questi problemi.
E se qualche esaltato decide di esagerare chi si prenderà la responsabilità di questo gesto?
Ovviamente nessuno, e questa mancanza di responsabilità è uno degli scarponcini di cemento che affossa l’Italia.
🙂
Concordo! Il comico e il pregiudicato hanno molti tratti in comune.
A partire dal fatto che non ammettano il dissenso tra i rispettivi “sottoposti”.