L’altro giorno ho sentito Eve “Hey Mau, come te la passi?” “Ciao Eve, sei ancora a picconare in Mongolia o hai deciso di evitarti un altro inverno a -30°c/-50°c visti i due che hai già passato tra UB e il Gobi Desert?”. “No, I’m in Jakarta: switching to pro-bono projects for the next 6 months and probably more“.
Un’altra persona, dopo Pete che ha deciso di mettersi ad allenare ragazzi all’arte del baseball in California, sta cambiando vita destinandosi a far qualcosa che “aiuti la gente” più che “faccia guadagnare l’azienda” …. “another close call for me”.
Foto? Eve, mentre stavamo lavorando assieme una domenica pomeriggio a Ulaanbaator, in Mongolia …
Considerando le tue peculiari capacità di “problem solving” e soprattutto la geolocalizzazione dove solitamente operi, spero che tu decida di occuparti di foto, scrittura, cucina, ecc., nella terra dei canguri, pittosto che vederti impegnato in qualche ONG, o simili…. ti voglio bene e non mi voglio preoccupare.
Oltre al fatto che se ti trasferisci in NZ o Australia, ho la scusa per andarci.
Poi non ti ci vedo ad allenare dei bambini caro il mio polifemo.
ok, ok … scelgo con oculatezza nel caso 🙂
“Ogni morte d’uomo mi riduce, perché io faccio parte dell’umanità.
E, dunque, non chiedere mai per chi suona la campana.
Essa suona per te.”
E’ questo che ti passa per la testa mischiato al jet lag?
Anch’io, come Pillow, voto però per foto-scrittura-cucina in Australia, se posso dire…
Il grande Ernst …
Bisogna fare attenzione nell’esprimere i desideri: gli dei potrebbero esaudirti. Non è scontato che sia una buona cosa… 😉
I take the risk 🙂
Ammiro queste persone. Chi può DEVE farlo. E’ moralmente un obbligo
I tuoi post di adesso sono molto diversi da quelli di 6 mesi fa. La tua vita non è più il lavoro come traspariva allora. Sembra tutto molto più easy. Forse è ora di iniziare a inserire le coordinate australiane nel navigatore e premere enter…
ciao Mau, vedo che sei tornato molto motivato, direi che il viaggio ti ha fatto bene, a presto, ciao