Ho pensato che se nuotando uso il pull buoy, quel cuscinetto sagomato da tenere tra le gambe,  posso evitare grandi movimenti degli arti inferiori e fare un attimo di sport non contraddicendo totalmente il talebano della riabilitazione del mio polpaccio, medico dell’American Hospital a Dubai.

Stamani alle 6 ho cominciato a sperimentare la mia teoria con un migliaio di metri a crawl, aggiungendo anche le palette per massacrarmi un filo meglio e buttare giù quattro calorie, che l’adipe incombe sempre. Una mezzora dopo ho aperto il frigorifero cercando proteine, ma la situazione era abbastanza sconsolante. Vestito e mi son diretto verso la Galeria Mall.

“What you serve for breakfast” ho chiesto a un minuto tipo filippino che non mi arrivava al petto e che mi guardava come se fossi un Tyrannosaurus Rex (brutta la fame dopo l’attività fisica quando si è fuori allenamento): mi ha messo sotto gli occhi un menu con dei caratteri e colori da confetteria, mentre avevo sognavo quello di una steakhouse.

L’unica cosa che poteva avvicinarsi al mio appetito erano 3 uova strapazzate con salmone, insalata mista e crostini di chevre. Timbrato subito il piatto. Mi chiede “Sir, would you like PeriPeri?“. Ovvio che si, cazzo!

Peri Peri” o “Piri Piri” è un peperoncino della famiglia Capsicum Frutescens, noto anche col nome di “African Bird Eye Chili”: deriva il suo nome dallo Swahili dove traduce “pepe pepe”, come dire pepe² (pepe al quadrato) per indicare la sua piccanza rispetto alle varietà normali.

Coltivato in Malawi, Zambia, South Africa, Ghana, Nigeria, Zimbabwe e Mozambique, è l’ingrediente di base per la “Periperi sauce” di origine Portuguese: al peperoncino si aggiunge scorza di limone, cipolle, sale e pepe, succo di limone, paprica, basilico origano e terragone.

Me ne sono versato una generosa porzione sopra le uova con il salmone e ho sentito le labbra cominciare a reagire: il tipo alla cassa mi guardava come se vedesse un grande carnivoro sputare fuoco. Sarà una giornata interessante con questo mix nello stomaco.

Foto? Ovvio, Peri-Peri ….

al ain 6

It's been over 50 years that I travel across the word (and the 7 seas), on business or vacation, always carrying with me a Leica M camera. I started keeping this kind of journal a while ago. Even if sometime I disappear for ages, I'm then coming back with semi-regular updates: publishing is a kind of mirroring of my state and emotions, and you need to take it as it is. All published photos are mine.

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