“Haai, Hoe gaan dit met jou?” esordisco in quel poco di Afrikaan che parlo, stringendogli la mano per poi ruotare il polso e offrendo nuovamente la stretta, ripetendo due volte il rito per poi chiudere il pugno contro il sue e portarcelo al cuore.
Si, lo so, non è molto formale, ma io sono decisamente poco formale e forse questo, dopo alcune sorprese iniziali, è una sorta di “marchio di fabbrica” che connota il mio modo di lavorare e di vivere. Se potessi vorrei anche muovermi solo a piedi nudi, shorts e polo (patacca, ovvio, vista la religione che ci sto costruendo sopra come ho scritto in questo post).
Stamane ho posato il piccone: dovevo avere un meeting che cominciava presto e questo mi ha fatto saltare la solita routine di sport, solo che nella mezz’ora precedente è stato annullato (cosa che mi fa sempre un po’ incazzare) e quindi mi sono concesso un breakfast in pieno relax.
Foto? Breakfast, scatti con l’iPhone e poi un po’ di sviluppo digitale con Lightroom …
Buona giornata! 🙂
Anche a te!
Tra le migliaia di cose che non sopporto sono gli appuntamente che saltano all’ultimo momento…. rabbia!
Quelle palline fritte sotto il fiore sono uova di quaglia?
🙂
No, più semplice …. melone 🙂
Una colazione quasi vezzosa direi con tutti quei fiorellini. Adatti alla figura esile e diafana che ti contraddistingue 😀😁😁😁😂😂😊😊
Giusto! 🙂