Rileggendo il post di un paio di giorni fa sull’anziano che si esercitava con collane di legno lungo Orchard Rd. a Singapore, mi è venuto in mente anche lo Yum Cha, la tradizione di andare a bere tea e mangiare piccole porzioni di cibo, il dim sum, solitamente serviti in canestri per la cottura a vapore: definiamolo una sorta di asian-brunch che affonda le sue radici nella cucina Cantonese del sud della China.
A Hong-Kong e in quasi tutte le città del Guangdong si può cominciare a gustare il dim sum dalle 5 di mattina in poi, ed è usuale vedere chi si rifocilla con la colazione dopo aver svolto gli esercizi mattutini. A Singapore, Shanghai, Beijing è invece usuale vedere un tipo obeso, pelato, solitamente vestito da bravo ragazzo con i pantaloni della prima comunione, camicia giacca e cravatta, ma talvolta anche pesantemente “grunge” con braghe corte, polo pataccata e macchina fotografica in mano, che si esercita nell’arte di mangiare i ravioli al vapore senza ustionarsi con il brodo bollente che vi è racchiuso.
Scorso weekend non ho fatto eccezione: con la mia ospite abbiamo ordinato 10 ravioli al granchio, 10 al maiale e 2 al tartufo. Il tutto accompagnato da tea, stavolta stranamente servito ad una temperatura lontana dalla solita al limite della fusione della ceramica: si vede che qualcuno gli ha fatto causa dopo essersi bollito la lingua e adesso come dentifricio usa solo mostarda e salsa verde.
Foto? L’elogio del raviolo da Din Tai Fung ….
ma .. sotto la giacca la camicia era rosa? 😉
Tu provochi ….
😂😂😂
I ravioli al vapore mi piacciono molto e non sono nemmeno mai fatti bene.
Se andassi li a mangiare probabilmente non ne uscirei più…
Piangendo per il dolore e per la felicità eh eh eh
Sono divini, te lo confermo ….
Mi riservo di tutelare i miei interessi in tutte le sedi, nessuna esclusa, per i danni derivanti da eccesso di salivazione, visioni mistiche e desiderio compulsivo di sbranare il mio vicino di stanza.
Ti mando un traco 10 per la spedizione 😢
🙂
I ravioli al vapore sono squisiti, me li aveva preparati una volta un’amica vietnamita che era venuta in Italia a trovarmi.
Ma, l’abbinamento con il tea? Mi lascia perplessa, tuttavia mi fido del tuo palato che non è certo ustionato (almeno spero di no 😀 ) e disabituato ai buoni gusti.
Primula
Credimi, Prof, con il tea ci stanno benissimo!
Caro Maurizio, ti faccio i miei sinceri complimenti per come riesci a catturare e mostrare momenti nel mondo non solo con la fotografia ma anche con le parole. E questo post né è l’esempio.
Grazie, sincera adulatrice!
Menghia… I dim sam al tartufo non li ho mai mangiati…
Divini, provali se torni a Singapore