Entrare in una mall di Dubai mi fa venire l’orticaria. Entrarci durante un weekend mi porta a fare una serena autocritica, anche più profonda di quella di Napolitano sui fatti di Ungheria, quando visitò la tomba di Imre Nagy. Entrarci per dover accompagnare chi vuole “fare shopping“, senza che io abbia la benché minima esigenza di acquistare nulla, mi fa recitare dei sonetti del XIII secolo, rendendo onore a Jacopone da Todi:
O Signor, per cortesia, manname la malsanìa!
A mme la freve quartana, la contina e la terzana,
la doppla cotidïana, co la granne ydropesia.
A mme venga mal de dente, mal de capo e mal de ventre;
a lo stomaco dolur’ pognenti e ’n canna la squinanzia.
Mal dell’occhi e doglia de flanco e la postema al canto manco;
tiseco me ionga enn alto e d’onne tempo fernosìa.
Fortuna che avevo compagnia nella Signora Tedesca a Telemetro e sono andato volutamente a ri-scattare un’immagine che ho su pellicola (vedi il post “Un Tuffo dallo Spazio“): non ho ricevuto, ovvio, la stessa sorpresa di quella dopo aver sviluppato l’emulsione e fissato l’argento, ma l’effetto è sempre interessante con qualche variante (e ho aggiunto anche un’altra prospettiva per capire da dove sia scattata la foto) …
Mi auguro che lo sforzo abbia almeno portato dei frutti 🙂
Do ut des 🙂
Che posto surreale. Bellissime le foto
Pendolari spazial-statuari?
Esatto
La usi per quello che è stata costruita la Signora Tedesca ! Complimenti.
Wow! Molto suggestive…