“Sei a NYC? Cazzo che shopping che farai!“. No, proprio per niente.
Sono quasi completamente insensibile a qualsiasi tentazione di acquisto (con la sola specifica eccezione per le Signore Tedesche a Telemetro e per i loro vetri), e sono tra gli irriducibili che non tollerano la stagione natalizia, la frenesia all’acquisto sconsiderato di oggetti quasi sicuramente inutili, soprattutto poi per regalarli a gente che non vedo mai nel corso dell’anno, costringendoci in una ritualità consumistica assurda
L’idea di vedere una luminaria augurale mi viene l’itterizia. Quando ricevo un messaggio di buone feste devo prendere la citrosodina. Alla Cami, che sotto sotto è una tradizionalista da “pacchi sotto l’albero” regalo da quasi dieci anni una t-shirt della Patagonia, sempre, ogni anno. Se n’è fatta una ragione e ormai è tradizione.
Quindi no, non vado in giro per negozi, perché mi sta sulle palle, ma anche perché è quasi inutile.
I costi del punto vendita, del personale, e dell’assortimento sono proibitivi se comparati alla vendita su internet, e i produttori/distributori lo sanno: privilegiano dei “flagship store” dove creare desiderio/leggenda, e affidando invece ai canali diretti la distribuzione. La miniera, dove mi guadagno il salario, costruisce sistemi di “customer experience” incredibili su questo.
Quando ho bisogno di qualcosa consulto l’Oracolo di Dusseldorf, una collega tedesca con un’esperienza siderale sugli acquisti on line che, tramite motori di ricerca, valutazione dei flussi delle festività, e altri ragionamenti da cabala, riesce sempre a indirizzarmi in pochi minuti dove il prezzo sia più conveniente. Conosce perfettamente dove ci sia una sorta di “Black Friday” permanente, aggiungendo poi coupon, buoni sconto, fidelity cards e altri ammennicoli sui quali è l’Hegel dell’acquisto sui canali diretti.
Folle? No, funziona molto bene una volta che conosci l’articolo e la misura. Io, come ho già accennato, sono più noioso di Gian Battista Vico ed è facile comprare i “beni di largo consumo” (camicie e scarpe da lavoro) che alla fine sono tra le poche cose che consumo veramente.
Foto? Ovvio, “The Shop”, la caffetteria dell’ostello dove dormo, che in questo caso si intona proprio all’argomento …
Bellissima questa foto… 🙂
Amica adulatrice! Nessuna post-produzione o photoshop, solo sottoesposta a 1/3,000 di secondo per nascondere l’interno più scuro del ristorante ….
Io faccio shopping sui generis 😁
Tu fai uno shopping di nicchia, selettivo e ad alto contenuto proteico, visti i salumi e formaggi che mi hai mandato su WhatsApp, che son qui a salivare sulla tastiera visto che stasera/stanotte sono in volo senza accesso a prelibatezze …
Ahahaha… ma mentre tu eri a cazzeggiare al NYIP io ero in ufficio!!!
Pena del contrappasso per i tuoi weekend a Terni mentre io ero in Angola, Nigeria, Saudi, etc … 🙂 🙂
Standing ovation!!!!
Adulatrice Newyorkese! Ci si vede a Genova …
“Alla Cami, che sotto sotto è una tradizionalista da “pacchi sotto l’albero” regalo da quasi dieci anni una t-shirt della Patagonia, sempre, ogni anno. Se n’è fatta una ragione e ormai è tradizione.”
POVERA FIGLIA ! 😦
Visto che hai una così bella ragazza, che, se è anche brava, riceve così poche attenzioni, perchè una volta nella vita non le regali un filo di perle ? (oppure puoi sempre fare un salto nella West 47 th Street ).
Mica sempre e solo Summilux !!!
Tranquillo, la Cami attenzioni ne ha, anche senza diamanti 🙂 … ma comunque hai ragione, mica sempre e solo Summilux: son passato stasera da Ryu a lasciargli la T, e il maledetto folletto tentatore mi ha fatto scattare col Noctilux …
Bella foto! Io amo il Natale, ma più come ricordo di tempi andati. Gli acquisti in rete non hanno lo stesso fascino, o almeno non riesco a pensare di comprare un vestito senza provarlo, mentre libri, cd e varie non sono un problema, non fosse che mi prende lo scrupolo ingenuo di contribuire alla chiusura delle librerie…
Grande scrupolo, anche se sono dei dinosauri volti all’estinzione bisogna tentare di preservare le librerie più a lungo possibile …
ah, vai a vederti una “libreria” che ho fotografato a Yangon, in Myanmar …
https://vitavissuta.com/2013/08/05/pansodan-street/