No, non sto iniziando una rubrica sul “mangiare e bere in aeroporto”, e’ solo che mi capita cosi’ oggi.
Poi si dira’ “dicotomico” o “manicheo”? Bah, diciamo che sul bere mi muovo solo tra l’acqua e il vino, e – facendo la Fenomenologia Del Bicchiere e saccheggiando un po’ Hegel – posso dire che, dalla dialettica tra i due opposti Gassata-Sangiovese, nasce un divenire raro, fatto di qualche spremuta o pinta di birra. I soft drink come la CocaCola e affini mi lasciano indifferente se non per qualche assaggio del Chinotto Lurisia, ma solo perche’ mi ricorda un buon amico, mio padre.
Poi sono insensibile alle minchiate orto-salutiste o proto-innovative: posso quindi attribuire solo all’estetica il fatto che abbia preso una bottiglia di Arizona dallo scaffale del posto gestito da una nuvola di Filippini nell’aeroporto di Abu Dhabi, e abbia sborsato 17AED per una strana cosa, a temperatura ambiente.
Leggo sull’etichetta “ZERO Calories, Green Tea with Ginseng – All Natural”.
Diciamo che non incontra il mio gusto, ma almeno da fotografare e’ divertente (iPhone) ….
Poi c’è una bella geisha sull’etichetta
Dici che il movente era sessuale?
quello attira sempre
Scusa Mau, ma questa bibita mi ha appena ricordato una scena del film Ovododo, dove c’era un tizio che riusciva a dire ruttando la parola “Wyoming”. Scusa. Dovevo dirtelo. Magari strappa un sorriso anche a te.
🙂 vado a cercarlo su Netfix 🙂
Maledetto correttore! Ovosodo è il film.