Il Paese dei Castelli di Sabbia si svuota.
In barba non al Profeta, ne’ a Babbo Natale, malgrado non ci sia una tradizione natalizia, e indipendentemente da qualsiasi religione praticata o meno, chiunque ne abbia anche una remota possibilità prende un aereo e se ne va via per le prossime 2 o 3 settimane.
Scuole chiuse, miniere a picconamento ridotto, e quando dici ” Senti, ci sentiamo la prossima settimana per chiudere su quel progetto“, ti guardano come se fossi un Savonarola davanti all inquisizione il 23 Marzo 1498: ti strappano giacca e cravatta, a ti mettono a morte su una pira accesa di giustificativi spesa.
Non capisco, non condivido (anche perche’ il natale mi sta sulla balle), ma mi adatto con servile spirito di sopravvivenza.
Quindi (avverbio criminale ad inizio frase) stamani mi sono accodato all’egida di massa, arrivando sul tappeto rosso del check-in con buon anticipo: porto a casa non incenso e mirra, ma datteri dalla Saudia e fichi dall’Afghanistan, dalla Siria e dall’Iran. Una valigia con un potenziale calorico al cui confronto il nucleare e’ “the new green”.
Volo cargo, ma lo status semi-divino che mantengo con la compagnia aerea mi consente di confondermi in una foresta di Louis Vitton, che pare di essere alla cerimonia degli Oscar da come la gente si veste, mica al check-in di un aeroporto.
Alea jacta est, ovvio che mi sia ordinato due eggs benedict, cha stamani allenamento, nuotata e resto non sono proprio cosa …
Perchè gorillaio?
L’espressione gergale indica “gruppi di persone che si agitano e urlano senza razionalità” …
Stavo giusto per chiederlo, ma espressione gergale di chi?
Mi state facendo venire dei dubbi: forse sto pensando in inglese, ma ho usato questa espressione anche in italiano sin dai tempi dal liceo. In inglese (urban dictionary dello slang) significa “To go absolutely and uncontrollably crazy both mentally and physically, akin to a gorilla fight. The outbreak usually ends within minutes but results in massive amounts of property damage” (“essere totalmente fuori controllo, sia fisicamente che mentalmente, come in un combattimento tra gorilla. La cosa termina velocemente, ma di solito lascia un gran casino alle spalle”).
La descrizione del check-in di stamane era proprio “un gorillaio” …
Capisco, allora anche il titolo è perfetto 🙂
E ti sei fiondato immediatamente da Watanabe, che ti aspettava ardentemente.
Naturalmente con la tua carta oro in mano…
🙂 gli ho lasciato un paio di chili di datteri e fichi, una IIIf da revisionare e un 50mm f1.8 a vite da ingrassare … un po’ di tagliandi e nessun danno, anche se sto pensando di prendere un 35mm Summilux “contemporaneo” ….
Il paio di kg li ha presi tutti Roberto, non so quanti ne finiranno divisi.